Nel Medioevo, anche le Grandi Dame e i rispettabilissimi Cavalieri magiavano con le mani. Del resto, nello stesso modo mangiavano anche gli Etruschi e i Romani.
Non c’è da scandalizzarci, non erano certo maleducati, semplicemente ignoravano l’uso di quell’oggetto per noi d’uso comune che si chiama forchetta!
Qualcuno potrebbe obiettare che, in qualche museo, ha visto alcuni esemplari simil-forchetta.
Sì, è vero, ma era uno strumento che veniva usato dal cuoco durante lo svolgimento del suo mestiere e non era certo uno strumento d’uso per il convivio. Quello strumento serviva ad ad afferrare e tenere ferma la carne bollente sotto al coltello in cucina.
La prima vera ed autentica forchetta fece la sua comparsa verso la fine del 1300 nelle argenterie del Re di Francia, ma era pensiero comune che utilizzarla tra gli uomini fosse un segno di debolezza…
Tant’è che anche Messisbugo - famoso cuoco della corte Ferrarese - fra le cose necessarie per la tavola non menziona mai la forchetta.
Anche il più “nobile” Clero mai utilizzava la forchetta influenzato com’era dalla maledizione di San Pier Damiano (monaco dell’anno mille) che la considerava un lusso diabolico…
Insomma fino ad una certa epoca l’uso della forchetta veniva considerato, bene che andasse, una raffinatezza scandalosa ed è notissimo l’episodio della principessa bizantina che, ospite in Francia, prendendo il cibo con “il forcuto strumento” (per una questione di “buone maniere”) suscitò la riprovazione dei prelati.
Poi col tempo, il suo uso divenne frequente fra i ricchi nell’epoca di Caterina De’Medici, ma per arrivare ad un suo utilizzo diffuso bisogna aspettare oltre la metà del 1700, quando venne celebrato il famoso matrimonio tra…forchetta e spaghetti!
Pare infatti che la forchetta divenne d’uso comune soprattutto per agevolare la presa dei cosiddetti “fili di pasta” ovvero gli spaghetti.
E pensare che ancor’oggi, per molti, è proprio l’incontro con gli spaghetti il momento più ostico nell’uso della forchetta…
Nessun commento:
Posta un commento