Monteriggioni, in antichità Montereggioni (da Mons Regionis), è uno splendido castello che sorge sulle colline senesi reso celebre da Dante Alighieri.
Era in quei paraggi quando gli giunse notizia di essere stato esiliato dal tribunale di Firenze per concussione e opposizione al Papa e a Carlo di Valois.
Il sommo poeta si rese conto subito di non poter mai più tornare nella sua terra e non poter più contemplare le maestose mura di Monteriggioni.
Certo è che gli restarono nel cuore e nella fantasia tanto da dedicargli alcuni versi della Divina Commedia.
L'immagine di Monteriggioni è evocata nel XXXI canto dell'Inferno.
Ricordiamo la scena. Scendendo verso il nono cerchio, Dante ode il suono fortissimo di un corno: volge la testa, crede di scorgere da lontano, in quell'aria oscura, le sagome di "molte alte torri".
Virgilio gli spiegherà che è solo un'illusione visiva e lo esorta a procedere più avanti verso quell'impressionante visione:
Poi caramente mi prese la mano,
e disse: "Pria che noi siam più avanti,
acciò che 'l fatto men ti paia strano,
sappi che non son torri, ma giganti,
e son nel pozzo intorno alla ripa
dall'umbilico in giuso tutti quanti".
Come quando la nebbia si dissipa,
lo sguardo a poco a poco raffigura
ciò che cela il vapor che l'aere stipa,
così forando l'aura grossa e scura,
più e più appressando ver la sponda,
fuggìemi errore e crescìemi paura:
però che come sulla cerchia tonda
Monteriggion di torri si corona,
così ('n) la proda che 'l pozzo circonda
torreggiavan di mezza la persona
li orribili giganti, cui minaccia
Giove dal cielo ancora quando tona.
E io scorgeva già d'alcun la faccia,
le spalle e 'l petto e del ventre gran parte,
e per le coste giù ambo le braccia.
In seguito vengono anche indicati con fantasiosi paragoni gli aspetti e le dimensioni dei giganti e del pozzo dal quale gli stessi emergono a mezzo busto dalla lettura dantesca.
Un illusione visiva, un miraggio che può apparire davanti a chiunque capiti di trovarsi nella campagna circostante Monteriggioni qualche ora dopo il sorgere del sole.
Si può ammirare uno spettacolo bellissimo: le torri appaiono infatti con un singolare effetto di controluce che cancella il paese lasciando visibile, sullo sfondo chiaro del cielo, solo il profilo delle mura turrite.
Monteriggioni è un simbolo e non solo dantesco. E' in parte magia e in parte realtà di un tempo straordinario. Ne è conferma quel miraggio mattutino che incantò Dante e che incanterà sicuramente anche voi.
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