mercoledì 7 dicembre 2022

Successo per il Festival Il Magnifico e per Leonardo Margarito

 




Grande successo per la prima edizione del Festival il Magnifico al Museo dei Medici di Firenze dedicato ai giovani talenti .Iniziato il 6 novembre si è concluso ieri sera con la premiazione di quattro artisti under 35 che si sono distinti nei settori promozione digitale ed innovativa della cultura, tradizioni popolari, artigianato e imprenditoria femminile”. Il premio nato grazie alla collaborazione con il Museo de’ Medici e il suo direttore Samuele Lastrucci (27 anni), l’associazione culturale ‘Festina Lente’ e la Fondazione Anna Maria Luisa de’Medici, è stato realizzato dalle mani del maestro Paolo Penko della bottega orafa Penko. Il simbolo è il sigillo epistolare di Lorenzo Il Magnifico. Un modo per avvicinare le nuove generazioni all’interno degli spazi museali, fornendo loro una grande opportunità – spiega il vicepresidente dell’associazione culturale fiorentina FuoriScena Leonardo Margarito, classe 2002 – unendo passato, presente e futuro. Parallelamente al Premio si è svolta una mostra d’arte curata da Syria Braggiotti, giovane studentessa del Progeas, insieme all’art influencer Roberto Celestri, un percorso di rivisitazione in chiave contemporanea della storia della dinastia più importante di Firenze, ricreando vicende e aneddoti dei Medici attraverso un linguaggio moderno e innovativo”. Rivoluzionare il linguaggio dunque per rendere la storia più attrattiva agli occhi dei loro coetanei.




Leonardo Margarito ha inoltre ricevuto dal Comune di Firenze, in rappresentanza della associazione Fuori scena, un  premio per la IV edizione della Festa del Dono .


Nicoletta Curradi 



sabato 30 aprile 2022

Turismo, da Dante a Pinocchio: tre nuovi itinerari per scoprire la Firenze artigiana

 




 Una Firenze poco conosciuta tutta da scoprire.

Ci sono i profumi della Firenze di un tempo, delle sue spezie e delle sue erbe, ci sono i luoghi del burattino Pinocchio e degli artigiani del suo tempo, e quelli del poeta Dante Alighieri. Sono questi i temi cardine dei tre nuovi itinerari presentati iil 29 aprile al Ristorante Pinocchio in piazza del Mercato Centrale da Confartigianato Firenze e dal Comune di Firenze, alla presenza dell’assessora al Turismo Cecilia Del Re, nell’ambito del progetto Autentica Firenze.

 

Si tratta di un’iniziativa promossa da Confartigianato in collaborazione con il Comune di Firenze che propone delle “vere esperienze fiorentine”. Autentica Firenze (www.autenticafirenze.com), infatti, permette di scoprire itinerari insoliti che coinvolgono gli artigiani, oltre che le bellezze cittadine, con la possibilità di entrare nei loro laboratori scoprendone la storia, l’arte e i colori. Percorsi rivolti ai turisti, ma anche agli stessi fiorentini che possono entrare a contatto con un pezzo di storia della loro città.

 

Il primo dei tre nuovi itinerari presentati è “L’arte del profumo”, che coinvolge tre eccellenze fiorentine: Spezierie Palazzo Vecchio, Aromantique e Erboristeria San Simone. (per maggiori dettagli: https://autenticafirenze.com/ itinerario/larte-del-profumo/) .

Il secondo si chiama “Pinocchio il burattino” ed è un tour nei luoghi della celebre opera di Carlo Collodi, pseudonimo del fiorentino Carlo Lorenzini. Oltre al Museo del Giocattolo e al Ristorante Pinocchio sono coinvolti gli artigiani della Bottega d’Arte MaselliViviani Pelletteria, e Paolo Penko Bottega Orafa (https://autenticafirenze.com/ itinerario/burattino/).


Il ristorante Da Pinocchio propone una  cucina tipica toscana, accompagnata dai suoi celebri vini, in un ambiente dove ogni dettaglio ricorda il burattino di legno diventato bambino.

Il ristorante è disposto su due livelli e comprende di una suggestiva cantina, al piano  inferiore, che ospita anche eventi privati.


Infine, il “Tour di Dante”, dalla statua che ritrae l’autore della Divina Commedia in Santa Croce, a Borgo dei Greci, piazza San Firenze, piazza della Signoria, fino al quartiere di Dante, la chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, via del Corso e il Battistero. Una visita che prevede soste alle botteghe artigiane a tema, come Paolo Penko bottega orafa, Signum legatoria. Insieme agli artigiani, presenti le guide che hanno curato gli itinerari: Maria Francesca Parra, Elena Petrioli e Riccardo Starnotti.

 

“Un progetto alla scoperta di una Firenze viva e autentica - ha detto l’assessore Del Re -, che resiste e apre le porte ai visitatori per offrire uno spaccato delle attività artigianali e dei luoghi della cultura che sono alle origini della nostra storia. Un modo diverso di pensare al turismo, che non si limita alla bellezza immediata ma va a indagare lo spirito dei luoghi e delle attività che li animano. Su questo lavoriamo con sempre maggiore convinzione, a partire dall’esperienza del portale Feel Florence, ormai punto di incontro e promozione della Firenze insolita. La Firenze autentica è anche in Feel Florence, come portale aperto alle proposte in grado di valorizzarla”.

 

“Autentica Firenze – commenta Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze –è un progetto fondamentale nell’ambito del turismo fiorentino perché permette di valorizzare la storia reale della città, i suoi protagonisti. Prendere parte a questi percorsi significa entrare a contatto diretto con chi l’ha modellata grazie alla propria arte e alla propria maestria, poi tramandata di generazione in generazioni fino agli artigiani di oggi, che ispirandosi agli antichi mestieri hanno dato loro nuova vita con idee moderne e fantasia. La sinergia tra le guide turistiche e il mondo dell’artigianato è indispensabile per ripartire con slancio in questa estate, in cui ci auspichiamo di registrare numeri il più vicino possibile al periodo pre-pandemico, con le nostre botteghe finalmente in grado di ospitare visitatori da tutto il mondo. Ringrazio coloro che rendono possibile questo progetto, nella speranza che la collaborazione sia sempre più forte”.



Nicoletta Currradi


venerdì 22 aprile 2022

Torna a Firenze la prestigiosa Corsa dell'Arno sui 2200 metri del Visarno.

  




Un gradito ritorno: lunedì 25 aprile, dalle ore 15, all’Ippodromo del Visarno di Firenze, nel piazzale delle Cascine, appuntamento con la storia per la 195/a edizione della “Corsa dell’Arno”. Dopo due anni, infatti, penalizzati dalla pandemia, la competizione al galoppo più longeva d’Italia tornerà ad accogliere il pubblico senza restrizioni e a coinvolgerlo nel concorso de “Il cappello più bello per Corri la Vita”, organizzato in collaborazione con il Consorzio Il Cappello di Firenze. Una tradizione nella tradizione che da sempre rafforza le radici inglesi della corsa e, al contempo, esprime la vocazione solidale dell’evento.


Protagonisti dell’evento, insieme ai cavalli purosangue provenienti da tutta Italia, saranno i cappelli più eleganti ed estrosi, ma anche la solidarietà. Tutto il ricavato della vendita dei cappelli realizzati dalle manifatture fiorentine del Consorzio che hanno aderito all’iniziativa (Angiolo Frasconi, Facopel, Grevi, Italmind, Marzi e Memar) e parte degli incassi derivati dalla vendita dei biglietti di ingresso al Visarno (5 euro, ingresso libero per i bambini) saranno infatti devoluti in favore di Corri la Vita Onlus, impegnata ad aiutare le donne colpite da tumore al seno, e a finanziare progetti per la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura della malattia. Il programma della giornata è stato presentato il 22 aprile alla Club House dell’ippodromo, a fare gli onori di casa Carlo Meli della Sanfelice-Ippodromo del Visarno, insieme all’assessore allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione, Alessio Marzi, presidente Consorzio del Cappello di Firenze, e Bona Frescobaldi, presidente dell’associazione Corri La Vita onlus.


La prima edizione ufficiale si è svolta nel 1827, benché nel prato del Quercione,all’interno dello sfarzoso Parco delle Cascine,già dal 1814 si disputassero competizioni al galoppo non ufficiali. Attualmente è configurata come handicap limitato,il cui portafoglio è sceso da 89.000 euro a 55.000, mentre la distanza,all’inizio attestata sui 1900 metri, è stata poi portata a 2.200 metri.L’Arno rappresenta  l’evento clou della stagione delle corse al galoppo fiorentino,determinando l’afflusso all’ippodromo del Visarno da un minimo di 4.000 ad un massimo di 13.000 spettatori e consolidando a livello di pubblico la seconda posizione fra tutti gli sport, preceduta esclusivamente dal calcio.Il fascino speciale di questa competizione, entrata nel tempo nel cuore dei toscani, particolarmente appassionati d’ippica, contiene in sé gl antichi sapori di storia, tradizione e cultura,che costituiscono la parte fondamentale della sua natura originale.


Partenti

h 18.45 44 - Pr. 195^ CORSA DELL''ARNO € 45.100


 Pista Grande

2200 HANDICAP PRINCIPALE A

per cavalli di 4 anni ed oltre TQQ


1 CLARENZIO FAN 8 S.Sulas 61

2 TOTAL EUPHORIA (PL) 12 G.Malune 59½

3 MIDNIGHT SEASON (P) 4 Mario Sanna 57½

4 UNIQUE DIAMOND (L) 9 G.Marcelli 57½

5 VENTO DI PASSIONI (PL) 6 D.Vargiu 57½

6 DOMANI RISPLENDI 15 C.Colombi 56½

7 PRINCE APPEAL (CL) 14 P.Borrelli 56½

8 BLANC MENTEUR (P) 16 S.Mulas 55

9 DEEPER DIVE (PL) 10 A.Fele 55

10 FLAM (L) 13 M.Mimmocchi 55

11 SHAMANDO (PL) 11 A.Mezzatesta 55

12 XERES (P) 3 G.Ercegovic 55

13 REGGIOLO (P) 7 D. Di Tocco 54½

14 ENGER (R) 1 I.Rossi 54

15 CATERPILLAR 5 M.Arras 53½

16 RAINMAKER (L) 2 S.Urru 53½




Nicoletta Currradi


venerdì 1 aprile 2022

Accademia Italiana a Firenze Home Texstyle con tessuti certificati per i diritti umani


La scuola di alta formazione in Fortezza da Basso con gli outfit sostenibili creati dagli studenti per l’ecodesigner Cecilia Rinaldi e un incontro sulle figure più cercate dalla fashion industry

 



Le figure professionali più cercate dalla fashion industry? Designer che siano portatori di valori etici e capaci di sviluppare la ricerca in ambito di sostenibilità. Accademia Italiana, scuola di alta formazione con sedi a Firenze e Roma, prende parte a Firenze Home Texstyle International Fair, l’unica fiera internazionale in Italia sul tessile per la casa, nautica, spa, contract & hotellerie.


Dal 1° al 4 aprile la Stanza delle Meraviglie, allestita all’interno del percorso espositivo in Fortezza da Basso, ospiterà un’installazione con gli outfit sostenibili creati da alcuni studenti di Accademia Italiana per l’ecodesigner Cecilia Rinaldi. Sabato 2 aprile alle ore 14 la stilista sarà protagonista, insieme a Elena Iaselli, docente di Accademia Italiana, di un workshop dedicato ai giovani creativi, con focus sul tessile sostenibile e sulle nuove professioni della moda.


L’attenzione all’ambiente è il filo conduttore del progetto che AI porta in Fortezza da Basso in occasione della fiera: Cecilia Rinaldi è una firma dedicata alla moda slow, critica ed etica. Un’attività artigianale di abbigliamento ed accessorio, basata sull’eco sostenibilità ambientale e sociale. Utilizza, infatti, tessuti e materiali bio/organici provenienti da manifatture italiane. Su questi presupposti è stata sviluppata una proficua sinergia tra la designer e alcune studentesse di Accademia Italiana: Chiara Taruschio, Eleonora Cerchiaro, Laura Serani, Ainhoa Armanazanas, Ginevra Bertucelli, Caterina Venturelli hanno contribuito alla realizzazione di alcuni capi oggi in vendita sul canale ecommerce di Cecilia Rinaldi.


La collezione è stata progettata e realizzata a distanza, durante la fase della DAD, senza perdere di vista l’obiettivo: garantire la massima qualità e la sostenibilità dell’intera filiera. Solo fibre tessili 100% naturali, privi di OGM e pesticidi, pelli conciate al vegetale e tessuti realizzati rispettando un equo compenso e ritmo lavorativo. Attenzioni certificate dal sigillo ICEA, garanzia di salvaguardia dei Diritti Umani di tutti coloro che contribuiscono a incrementare il processo di realizzazione dei capi.


Accademia Italiana, Istituto di Alta Formazione dalla forte vocazione internazionale con sede a Firenze e Roma, è, dal 1984, punto di riferimento nella formazione per le industrie creative della moda, del design, della comunicazione visiva e della fotografia. Nel giugno 2020 entra a far parte del Gruppo AD Education, network internazionale specializzato nell’alta formazione per le discipline creative ed artistiche che riunisce 14 scuole e 40 campus in Francia, Italia, Spagna e Germania per un totale di oltre 10.000 studenti. Grazie a un corpo docenti costituito da affermati professionisti del settore, AI combina formazione teorica e attività pratica e laboratoriale, offrendo inoltre la possibilità di seguire le lezioni in doppia lingua, italiano/inglese. Oggi l’offerta formativa si compone di corsi di laurea triennale (accreditati dal MIUR nel 2012) – in Fashion Design, Design, Fotografia, Graphic Design e Design del Gioiello – oltre a sei nuovi bienni specialistici, legalmente riconosciuti dal MUR alla fine del 2019 – Fashion textile design, Fashion design and management, Interior Design, Product Design, Graphic Design, Fotografia. L’ampliamento della proposta di studi, consolida una storia importante che ha visto passare nelle aule dell’istituto grandi nomi della creatività internazionale quali Vivienne Westwood, Oliviero Toscani, Rik Owens, Carla Fendi, Alessandro Mendini, Domenico Guzzini, Brunello Cucinelli e molti altri.


 Nicoletta Currradi

Fabrizio Del Bimbo





giovedì 3 febbraio 2022

Ercole in Tebe torna al Teatro della Pergola dopo 360 anni

 


Storia e spettacolo tornano a intrecciarsi a Firenze per un evento che non ha precedenti e che ci riporta indietro di oltre 360 anni, grazie all’iniziativa che vede insieme Comune di Firenze, Fondazione Teatro della Toscana, Museo dei Medici e Istituto Francese, il contributo della Fondazione Anna Maria Luisa de’ Medici e la collaborazione degli Amici della musica.


L’appuntamento è fissato per mercoledì 9 febbraio, alle ore 20.30 al Teatro della Pergola di Firenze, quando andrà in scena Ercole in Tebe, festa teatrale in musica, riproposta in forma di concerto dopo oltre tre secoli e mezzo dal coro e dall’orchestra de I Musici del Gran Principe diretti dal maestro Samuele Lastrucci, per la regia di Massimo Pizzi Gasparon Contarini e con un cast che annovera, tra gli altri, anche il cantante di caratura internazionale Filippo Mineccia.


Tutto nasce dalla scoperta di quattro copie (in tre diverse biblioteche, ovvero alla Forteguerriana di Pistoia, alla Vaticana di Roma e alla Nazionale di Parigi) dello spartito originale dell’opera di Melani che fu presentata per la prima volta il 12 luglio 1661 nel Teatro della Pergola di Firenze realizzato da Ferdinando Tacca grazie al patronato del Cardinale Giovan Carlo de' Medici, fratello di Ferdinando II.


La Pergola fu affidata alla gestione degli Accademici Immobili, gruppo di nobili e intellettuali che vollero per le nozze di Cosimo III de’ Medici con Margherita Luisa d'Orléans un’enorme festa teatrale in musica. Il libretto venne scritto da Giovanni Andrea Moniglia, Accademico della Crusca, letterato erudito, tra l’altro medico personale di Giovan Carlo; della musica fu incaricato Jacopo Melani, uno di quei rappresentanti della stirpe di operisti, cantanti, organisti pistoiesi.


Il risultato fu un vero e proprio kolossal teatrale di cinque ore per il quale furono ingaggiati più di 300 interpreti e utilizzate 12 scenografie. Si trattò di una delle manifestazioni più emblematiche del Seicento fiorentino, che riprendeva la lunga tradizione degli spettacoli di corte fiorentini: infatti sin dal Cinquecento si celebravano importanti eventi dinastici con grande sfarzo e magnificenza.


Solo che stavolta fu anche la location a rappresentare la vera novità: perché Ercole in Tebe coincise con l’inaugurazione pubblica del Teatro della Pergola di Firenze - già parzialmente funzionante sin dal 1657, ma solo per iniziative degli accademici o per eventi carnascialeschi -, quando fu mostrata a tutti una nuova forma di teatro, quello che poi sarebbe diventato “all’italiana”.


Dopo quella storica “prima”, l’opera non fu mai più replicata fino al momento della scoperta delle quattro copie dello spartito originale che ne hanno permesso una rielaborazione in forma di concerto fortemente voluta da Samuele Lastrucci, direttore d’orchestra e del Museo dei Medici di Firenze che figura come capofila dell’intera operazione.


«Si tratta di un appuntamento da non perdere, risultato di un lungo e importante lavoro di ricerca  - dice la vicesindaca Alessia Bettini -. La scoperta dello spartito originale è avvenuta infatti grazie all'impegno certosino di alcuni giovani fiorentini che hanno fatto rete con varie realtà per approdare finalmente a questo obiettivo. Adesso è possibile riproporre quest'opera straordinaria al Teatro della Pergola, proprio lì dove tutto è cominciato, con la rappresentazione del 1661 che celebrò la fine dei lavori».


Quindi lo stesso Tommaso Sacchi, Presidente della Fondazione Teatro della Toscana, aggiunge: «Siamo felici di ospitare al Teatro della Pergola Ercole in Tebe, a 360 anni dall’inaugurazione pubblica del Teatro che avvenne proprio con questa Festa Teatrale di Giovanni Andrea Moniglia e Jacopo Melani. Grazie a un lungo lavoro di ricerca che ha coinvolto diverse realtà della cultura fiorentina coordinate da Samuele Lastrucci insieme a Dimitri Betti, Giulio Geti e Umberto Cerini, lavoro incentrato sull’analisi e la trascrizione degli unici quattro documenti esistenti di Ercole in Tebe, oggi è possibile riproporre l’opera grazie al Museo de’ Medici e con la collaborazione degli Amici della Musica. La serata vedrà anche la partecipazione dei giovani attori Francesco Grossi e Filippo Lai, due dei nostri diplomati al Corso per Attori Orazio Costa e membri dell’Associazione dei Nuovi».


Infine, dal canto suo il maestro Samuele Lastrucci afferma che «Ercole in Tebe è un'occasione straordinaria. È la dimostrazione che con la tenacia anche in Italia il merito può avere la meglio. Ercole in Tebe è una storia a lieto fine iniziata con un gruppo di giovani che fa ricerca e che - alla fine di un percorso a ostacoli dove regnano burocrazia e particolarismi - riesce dopo tre secoli e mezzo a riportare a casa sua un capolavoro dimenticato. Il 9 febbraio quella musica che un tempo inaugurò il primo teatro ‘all'italiana’ del mondo tornerà a vivere con un cast di prim'ordine e la preziosa regia di Massimo Pizzi Gasparon Contarini. Per me sarà il debutto in uno dei teatri per storia e bellezza più importanti al mondo, per il museo che dirigo l'occasione di imporsi come uno dei principali attori della scena culturale fiorentina. Grazie alla vicesindaca Alessia Bettini e al Presidente della Fondazione Teatro della Toscana, Tommaso Sacchi, che hanno voluto credere e scommettere in questo grande progetto».


Per lo spettacolo del 9 febbraio i biglietti (disponibili sul circuito Ticketone) vanno da 26 a 14 euro; sono comunque previste numerose riduzioni per i membri di varie associazioni, per i residenti del Quartiere 1 e per gli studenti del Conservatorio Cherubini di Firenze.


 


INFO SPETTACOLO

Ercole in Tebe

Opera in forma di concerto

Orchestra e coro de I Musici del Gran Principe

Direttore Samuele Lastrucci

Regia di Massimo Pizzi Gasparon Contarini

09.02.2022 ore 20.30

Teatro della Pergola

Via della Pergola 12/32, Firenze

Biglietti 26/14 euro disponibili su Ticketone (previste riduzioni)


Fabrizio Del Bimbo